In un mondo in cui alveari tengono sovente il posto di edifici, infliggendo agli spazi interni le molestie di una luce invasiva e di ombre inopportune che spaventano il pubblico, the New Central Library for the 21th Century è un dono, una gioia inattesa.
Situata nella città di Cork, essa unisce i materiali degli antichi magazzini della città con quelli che compongono la maggior parte degli edifici in essa presenti: il mattone rosso e l’intonaco. Come infatti i magazzini custodivano il grano, alimento per il corpo, così la nuova biblioteca custodisce il sapere, alimento per lo spirito. La rilocalizzazione è risultata indispensabile per dare un forte senso di cambiamento e per non stravolgere la maglia urbana dell’isolato su cui sorge l’attuale biblioteca (che può essere riutilizzata con nuove destinazioni).
Tre grandi muri cavi, all’interno dei quali sono collocati gli impianti tecnologici, si stagliano come grandi vele che si intrecciano con l’edificio della Library Hall (dalla forma elementare che richiama la forma del tessuto urbano della città), così da formare le aree principali che compongono l’edificio. Culture & the Imagination, Life & Learning, Children & Young People – il trifoglio della cultura- sono le tre aree, visibili fin dall’ingresso e separate fra loro dalle grandi vele funzionali alle quali sono anche addossati gli scaffali per lo stoccaggio dei libri. Varcata la soglia quindi, si coglie immediatamente l’essenza dell’edificio. Caratterizzate da una totale flessibilità degli spazi in esse contenute, ognuna di esse custodisce al suo interno una “multimedia hall” che rende ancora più forte ed intenso il passaggio fra ciò che la biblioteca è stata fino ad oggi (books consulting) e ciò che la biblioteche stanno diventando (uno spazio di social interaction and group work attraverso gli elementi propri della tecnologia contemporanea.).